Itinerarivacanze.com
                            Le tue vacanze online.
Vacanze di pesca sportiva: itinerari turistici (Italia ed estero), materiali e consigli per le tue vacanze pescando nelle acque dolci.
Web

Digita una "parola chiave" e ti verranno fornite tutte le pagine del sito relative all' argomento cercato. Otterrai tutte le informazioni che ti consentiranno di pianificare le tue vacanze.

Itinerari vacanza-Home

Vacanze pesca Vacanza in Abruzzo Vacanza Caraibi Contatti


Smettere di fumare
Smettere di fumare nel verde incontaminato d'Abruzzo.
Materiali da costruzione costruire in Abruzzo conoscendo le tecniche, i materiali, ecc....

  
Itinerari pesca sportiva


    Montagne Lazio
 
Vacanza Marche: itinerari pesca nelle acque dolci marchigiane

Itinerari pesca Marche: pescare nel fiume Tronto

La zona di Fiume Tronto oggetto di questo itinerario è costituita dagli ultimi 15/20 chilometri del corso del fiume stesso che va da poco a valle di Ascoli Piceno sino alla foce in mare.
E' raggiungibile uscendo all'uscita S.Benedetto del Tronto della A14 , immettendosi quindi sulla S.S. n. 16 Adriatica ed imboccando da questa, nei pressi del ponte sul fiume la Strada Provinciale della "Bonifica del Tronto" che costeggia tutto il ns. itinerario.
Tutto il percorso preso in considerazione è caratterizzato da un alternarsi di piane con poca profondità a buche in cui il livello dell'acqua può raggiungere anche i 2 mt..

Il fondale è ovunque costituito da ghiaia e ciotoli e va assestandosi dopo essere stato per anni oggetto di massicci sconvolgimenti a scopo estrattivo, tali prelievi di inerti sono oggi più controllati.
Le rive sono sempre di difficile accesso per la abbondante vegetazione riparia che ostacola non poco l'azione di pesca.
Comunque con un buon paio di stivali a coscia e portandosi dietro una attrezzatura ridotta al minimo, si può riuscire a pescare e a spostarsi in modo accettabile ( attenzione agli scivoloni dove il fondo è reso viscido da alghe o fango depositatisi sui ciotoli sottostanti).
L'acqua scorre nel ns. fiume in quantità non abbondantissima ma di qualità "accettabile" anche se non la si può certamente definire "potabile", la situazione è migliore di qualche anno fa.
I livelli sono comunque costantemente influenzati dalle manovre idrauliche operate sulle dighe poste a monte, sia sul corso principale che su alcuni affluenti, sono da consideransi assolutamente nella norma variazioni di livello di 20/30 cm. nell'arco della giornata, con punte anche di 50 cm. in situazioni particolari.
La zona circostante il fiume non è particolarmente bella paesaggisticamente e sono spesso evidenti i segni di discariche spontanee a cielo aperto, fenomeno che va comunque ora diminuendo.
In questo tratto il Tronto è decisamente ben popolato da Cavedani di ottima taglia e soprattutto da Barbi che raggiungono spesso il chilogrammo di peso, presente anche una abbondante popolazione di Triotti dalla taglia e dall'appetito invidiabile.
Questo è il regno della pesca a passata itinerante, da effettuarsi esplorando ogni giro d'acqua, senza soffermarsi troppo nello stesso posto, soprattutto dopo aver effettuato alcune catture.
Indispensabile per allungare le passate l'uso di una bolognese da 5/6 mt. con un buon mulinello.
Montature piuttosto sottili, grammature modeste e ami del n. 16/18 innescati sapientemente con il bigattino completano l'attrezzatura; indispensabile una certa accortezza nel procedere sulle rive ed in acqua per non allamare le ns. prede.
Il fiume anche se segna per lungo tratto il confine Marche/Abruzzo è soggetto ai regolamenti abruzzesi ed è considerato acqua di tipo B. Pertanto anche non esistendo limitazioni particolari occorre ricordarsi che tale regione pone il limite tassativo alla detenzione di bigattini a Gr. 500 a pescatore.
Complessivamente il Fiume Tronto, nel tratto descritto, costituisce un'ottima palestra per gli amanti del genere di pesca descritto e va lentamente tornando ai livelli di popolamento e pescosità di alcuni anni fa, quando era ritenuto a ragione, uno dei migliori fiumi "a barbi" del versante adriatico.
Merita una battuta da effettuarsi da primavera a tutto l'autunno evitando solamente i mesi più caldi e caratterizzati da minor portata idrica (luglio e agosto)